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Considerazioni di un allievo che ha frequentato il nostro istituto

Ogni volta che si affronta il discorso scuola inevitabilmente, si finisce per parlare di un microcosmo invecchiato e mal funzionante, in cui tutto ciò che ne fa parte sembra, prima o poi, destinato a conformarsi con questa realtà. Da qualche tempo ormai la scuola è sterile, non produce interessi, non genera talenti, in una parola non insegna più. In fondo non ci rende neanche migliori e non ci dà la possibilità di scoprire se lo siamo o no, o se abbiamo qualche peculiarità che ci farà emergere prima o poi; ci rende solo più simili nel nostro non sapere. Un’immagine certo non lusinghiera, forse troppo pessimistica di questa cara, vecchia Istituzione, anche se, a nostro parere, è solo una lucida analisi di ciò che è davvero la scuola pubblica oggi. Se è vero che l’istruzione è un diritto-dovere di tutti, ognuno dovrebbe esser libero di compiere la sua scelta, decidere se frequentare corsi pubblici o privati e soprattutto avere pari opportunità indipendentemente dal fatto che l’istituto sia statale o meno. In realtà, nonostante la scuola privata offra allo studente molti più vantaggi tecnici e pratici, di fatto, è continuamente ostacolata. Per esperienza diretta, posso dire che il ventaglio di opportunità che la scuola privata offre è molto più ampio di quello proposto da quella pubblica. Innanzitutto si ha la fortuna di avere insegnanti senza dubbio più motivati nello svolgere le loro attività; sono molto giovani, ma non per questo non preparati, anzi ritengo che questa loro condizione sia un vantaggio per noi, perché meglio di chiunque altro, possono capire lo status di studente.
Chi meglio di un giovane professore può capire le mille difficoltà che può incontrare un ragazzo durante il suo iter scolastico?! Non sono gli anni d’insegnamento trascorsi dietro una cattedra a render valido un docente, ma la capacità qualche volta di passare dall’altra parte della barricata, e sentire, parlare, agire, come i ragazzi sentono, parlano, agiscono.
È questo che ci dà la nostra scuola privata, la reale e incondizionata possibilità di interagire, di cooperare, a volte addirittura di creare qualcosa. Proprio così, il compito principale della scuola è quello di formare un buon cittadino; è questo l’obiettivo che spesso sfugge nella didattica della scuola statale. Si è perso di vista il senso più naturale di ciò che la scuola dovrebbe dare: una formazione, ed è quello che ha ben in mente la scuola privata, dove qualunque timore o soggezione da parte del ragazzo sono messi da parte per creare un armonico e fecondo rapporto di collaborazione. Noi studenti siamo senza dubbio più stimolati perché liberi di esprimere senza la paura di sbagliare o di non essere compresi per ciò che diciamo o facciamo.
È errato ed oltremodo penalizzante considerare la scuola privata ancella della scuola pubblica e soprattutto mediocri coloro che la frequentano; non sono i meno intelligenti o i più svogliati ad iscriversi (quanti esempi di ragazzi demotivati si potrebbero trarre dalla Statale!), non è il miraggio di un diploma facile ad attrarre gli studenti verso la scuola privata, è semplicemente la possibilità di sentirsi pienamente realizzati nella propria scelta, di frequentare consapevolmente un corso di studi che oltre alle tradizionali e sempre valide materie offerte da ogni scuola dà qualcosa in più, una nuova forma-mentis, una nuova maggiore disposizione mentale nel giudicare le cose e gli uomini.
Gli allievi rispondono... i nostri feedback
Perché hai scelto di frequentare una scuola privata ed in particolar modo questa scuola?
È stata una tua scelta personale o perché indotto/a e convinto/a dai tuoi genitori o chi per loro?
"Perché mi sono ritirato precedentemente dalla scuola statale e sono stato appoggiato dai miei genitori nella scelta di riprendere gli studi dopo quattro anni."
"Perché il mio percorso scolastico alla scuola statale si è interrotto con due bocciature."
"Perché alla scuola statale mi sono ritrovata in una classe troppo numerosa e per i docenti risultava arduo, in situazioni di confusione e mancanza di disciplina, poter seguire anche quei ragazzi che, come me, si sono trovati in difficoltà con lo studio."
"Per un rapporto conflittuale con un docente della mia ex scuola statale, che mi aveva già sentenziato una bocciatura finale."
"Ho scelto di iscrivermi a questa scuola seguendo il consiglio di alcuni miei amici che l’avevano già frequentata e ne erano rimasti entusiasti e soddisfatti per come si erano trovati."
"Dopo aver interrotto gli studi in seguito a risultati negativi ed aver iniziato a lavorare per esigenze personali, mi sono imposto l’obbligo, contemporaneamente ai miei impegni, di conseguire il diploma, anche per non gettare al vento i tre anni già superati alla scuola statale."
Che differenza hai trovato rispetto alla scuola pubblica?
"La differenza sostanziale rispetto alla scuola pubblica è che in questo ambiente ho trovato insegnanti più giovani, in grado meglio di capire o percepire i nostri problemi adolescenziali."
"La possibilità di essere aiutati, anche individualmente, nello studio di quelle materie per le quali ho sempre avuto difficoltà e riscontrato le carenze e le lacune maggiori."
"La migliore organizzazione scolastica e l’assistenza personalizzata alle mie esigenze, dovuta per lo più ad una più facile gestione in termini numerici degli allievi iscritti rispetto alla scuola pubblica."
"La possibilità per i miei genitori di poter interloquire anche quotidianamente con la direzione ed il personale docente della scuola."
"Il rapporto umano e comprensivo che si viene a creare con i docenti."
"Precedentemente ero iscritto in un'altra scuola privata dove frequentavo le lezioni di alcune materie insieme ad alunni di indirizzi scolastici diversi da quello da me scelto, con la conseguenza che mi sono ritrovato a trattare gli argomenti più importanti del mio corso in maniera poco approfondita."
"Nella scuola pubblica in una classe composta da 30 alunni mi sentivo semplicemente un’entità numerica, senza possibilità di far capire a chiunque le difficoltà che incontravo a poter seguire una lezione."
Pensi di aver raggiunto un livello di preparazione appropriato se rapportato al tuo rendimento scolastico?
"Credo di aver raggiunto un livello accettabile, viste che le mie carenze iniziali, soprattutto nelle materie tecniche, non mi consentivano di avere delle basi necessarie per trattare le varie materie."
"Nonostante abbia iniziato a frequentare la classe del turno serale tardivamente rispetto all’inizio dell’anno scolastico, sono riuscito a raggiungere una buona preparazione, anche grazie alla mia seria applicazione e dedizione allo studio al di fuori della scuola."
"Sono stato iscritto presso questa scuola per 3 anni consecutivi e devo dire che mi ha fatto crescere umanamente. Sono stato molto aiutato nello studio e, pur non avendo raggiunto un livello di preparazione sufficiente, devo ritenermi più che soddisfatto, considerato anche che precedentemente non riuscivo a rendere per la mia timidezza e per altri miei problemi personali."
"Ho frequentato un corso serale per lavoratori presso questo Istituto, dopo aver lasciato la scuola pubblica 10 anni prima per motivi di salute, ed ho conseguito una preparazione rapportata alle mie capacità di studio talmente ottimale, che mi ha permesso di conseguire il diploma di Ragioniere con una valutazione di 92/100."
Consiglieresti di frequentare questa scuola ad un tuo amico/a, conoscente o parente?
"Nell’anno successivo al conseguimento dell’idoneità alla classe 5°, mentre frequentavo l’ultimo anno un corso di preparazione e ripetizioni private per il mio esame di maturità, si sono iscritti in questo Istituto due miei ex compagni di classe che nel frattempo erano stati bocciati alla scuola pubblica."
"Svolgo un attività di consulenza commerciale e nel continuo e costante rapporto che ho con i miei clienti, ho consigliato questa scuola ad alcuni di loro che necessitavano di un titolo di studio per la loro attività."
"Dopo di me si è diplomato in questa scuola un mio cugino che per la sua necessità di lavorare non poteva più frequentare la scuola statale."
"Gioco al basket con la Premiata Sutor di Montegranaro e i miei impegni per gli allenamenti e le gare agonistiche non mi hanno consentito di frequentare una scuola statale. Nonostante ciò ho conseguito il diploma con la preparazione offerta da questo Istituto e naturalmente ho consigliato di frequentarla anche ad un mio compagno di squadra."
"Si, consiglierei di frequentare questa scuola a chiunque me lo chiedesse, in quanto ti ritroveresti aiutato in tutte le attività di studio in aula grazie al modo con cui vengono condotte le lezioni."